Napoli, 1958
Teatro San Carlo

La Jura venne rappresentata al Teatro San Carlo di Napoli il 13 e 16 aprile 1958.
L’orchestra era guidata da Alexandre Derevitzky, direttore e compositore particolarmente attivo nell'ambito della musica per film. Nel cast spicca la figura del soprano Rina Gigli, figlia del più noto Beniamino, che interpreta la parte di Anna.
L’allestimento scenico, affidato a Cesare Maria Cristini, si basa sui bozzetti di Melkiorre Melis, già autore delle illustrazioni del libretto dell'opera pubblicato nel 1927 (La Jura. Cinque quadri di vita gallurese per commento musicale, Italica Ars, Milano).
Rispetto alla prima esecuzione cagliaritana del 1928, il gruppo delle comparse provenienti dal paese di Aggius era molto più nutrito: presero parte all’opera dodici bambini e dodici ballerini, impegnati come comparse e nelle scene d'insieme.
Per l’occasione Gabriel apportò varie modifiche alla partitura, e in particolare aggiunse un interludio tra il terzo e il quarto quadro basato sulla melodia della disipirata – uno dei canti più noti della tradizione gallurese – affidata al violoncello solita, e poi seguita dalla versione vocale del canto. A questo proposito, in un'intervista rilasciata al quotidiano L’Unione Sarda il 10 aprile 1958, il compositore dichiarava:
«L’interludio sarà completato da una voce di tenore in orchestra. Che sarà una vera novità, e che se piacerà al pubblico continentale, certo non potrà dispiacere agli spettatori sardi. […] La voce in orchestra potrà essere quella di un tenore non popolare, e neanche sardo. Ma potrebbe essere anche quella del ‘galletto di Gallura’, cioè di Salvatore Stangoni. Decideremo all’ultimo momento».
L’orchestra era guidata da Alexandre Derevitzky, direttore e compositore particolarmente attivo nell'ambito della musica per film. Nel cast spicca la figura del soprano Rina Gigli, figlia del più noto Beniamino, che interpreta la parte di Anna.

Rispetto alla prima esecuzione cagliaritana del 1928, il gruppo delle comparse provenienti dal paese di Aggius era molto più nutrito: presero parte all’opera dodici bambini e dodici ballerini, impegnati come comparse e nelle scene d'insieme.
Per l’occasione Gabriel apportò varie modifiche alla partitura, e in particolare aggiunse un interludio tra il terzo e il quarto quadro basato sulla melodia della disipirata – uno dei canti più noti della tradizione gallurese – affidata al violoncello solita, e poi seguita dalla versione vocale del canto. A questo proposito, in un'intervista rilasciata al quotidiano L’Unione Sarda il 10 aprile 1958, il compositore dichiarava:
«L’interludio sarà completato da una voce di tenore in orchestra. Che sarà una vera novità, e che se piacerà al pubblico continentale, certo non potrà dispiacere agli spettatori sardi. […] La voce in orchestra potrà essere quella di un tenore non popolare, e neanche sardo. Ma potrebbe essere anche quella del ‘galletto di Gallura’, cioè di Salvatore Stangoni. Decideremo all’ultimo momento».
IL CAST
PERSONAGGI | INTERPRETI | |
CICCIOTTU JACÒNI | T | Gino Pasquale |
GJOMPAULU FILIANU | B | Enzo Feliciati |
ANNA | MS | Rina Gigli |
MATALENA | MS | Anna Maria Borrelli |
PASCA UCCHJTTA | S | Elena Todeschi |
ANGHILESA FURITTA | MS | Lari Scipioni |
BATTISTA BURÉDDA | Bar | Enzo Viaro |
DIÉCU FASCIÓLA | T | Franco Cotogno |
CICCITTU FRÉSI | Bar | Franco Glori Carocci |
Maestro concertatore e direttore Alexandre Derevitsky
Maestro dei cori Michele Laurio
Regia Anton Giulio Bragaglia
![]() Elena Todeschi |
![]() Rina Gigli |
L'ALLESTIMENTO
Bozzetti scenici Melkiorre Melis, realizzati da Cesare Maria Cristini
Direttore dell’allestimento scenico Cesare Maria Cristini
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
RASSEGNA STAMPA